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SIMULAZIONE PARAMETRICA PER LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA PERSONALE PT.1

  • Immagine del redattore: Mass R
    Mass R
  • 17 mar 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 17 mar 2024

Data originale di pubblicazione Febbraio 24, 2024.


Un classico modello relativo alla pianificazione finanziaria individuale si basa su un set di parametri e variabili molto vasto.

Generalmente si tratta di una 30-ina di parametri. Li vederemo uno per uno ed andremo ad osservare la loro influenza sul risultato finale che nel nostro caso è il capitale accumulato alla fine dell’orizzonte temporale pianificato (generalmente l’84-esimo anno del ciclo di vita).

Il punto di partenza è determinato dal patrimonio del soggetto, in particolare ci interessa pianificare l’aspetto dei flussi di cassa, trascurando per il momento gli asset materiali (investimenti immobiliari, in arte, beni di lusso durevoli e similari).


Gli Investimenti


Il nostro primo obiettivo è identificare con precisione gli investimenti di natura finanziaria, siano essi azionari, obbligazionari, in valuta, derivati, in commodities o alternativi, con la caratteristica di essere liquidi e negoziabili sui mercati finanziari, regolamentati e non. Devono però essere quotati e liquidabili.

Sono inclusi quindi la totalità di strumenti finanziari più comuni quali titoli di stato a breve, medio e lungo termine (incluse le obbligazioni Matusalemme), titoli azionari di qualsiasi tipo purchè quotati su mercati regolamentati, ETF, Azioni, tutti i tipi di Derivati.

Identificati tutti gli investimenti in nostro possesso, sulla base dei rendimenti storici (sull’orizzionte più lungo a nostra disposizione) andiamo a determinare il rendimento, al netto della tassazioni di legge.

E’ una buona pratica calcolare la media pesata di tutti gli asset in portafoglio. Una buona approssimazione è considerare un rendimento netto per il comparto Azionario del 6%.

Per il comparto Obbligazionario si può considerare un 3%, per un comparto Monetario non più dellì1-1.5%.

Per quanto riguarda l’investimento in valute è necessario ricorrere a valutazioni più dettagliate che non consideriamo in questa analisi. Lo stesso discasi per l’utilizzo dei derivati. Qualora si operi sul mercato dei future o delle valute o con opzioni con algoritmi dedicati, occorre tenere in considerazione i back-test storici sull’orizzonte temporale maggiore disponibile.

Dobbiamo quindi definire un rendimento con cui andremo a proiettare nel tempo i nostri investimenti annuali (ipotizziamo per semplicità un 6% medio).


Le Entrate


Il nostro secondo obiettivo consiste nel determinare le Entrate derivante dalla attività lavorativa del soggetto e l’incremento annuale nel corso della sua vita lavorativa. Tale stima va effettuata considerando la priorità che il lavoro riveste nella vita del soggetto. Quali sono le ambizioni per il futuro. Quale in potenziale del soggetto e quanto è disposto ad investire nel suo futuro professonale.

Determinate su base storica le entrate, si determina un coefficiente di rivalutazione annuale delle entrante, come detto che tenga adeguatemente in considerazione le ambizioni ed il potenziale del soggetto. Un profilo prudenziale e conservativo può essere utilizzare un coefficiente del 2.5-3% di rivalutazione annuale. Un profilo intermedio può essere del 4%, un profilo aggressivo per un soggetto molto ambizioso può anche arrivare al 5-8% annuale.


Le Spese


Il terzo passaggio consiste nel determinare le spese del soggetto e come prevediamo che esse si svilupperanno nel tempo, anche in considerazione dell’aumentato tenore di vita potenziale. In questo caso dovremo fare delle scelte sull’inflazione che ipotizziamo per l’orizzonte temporale osservato.

In quest passaggio dobbiamo fare uno sforzo ulteriore ed ipotizzare il tipo di futuro che meglio stimiamo adatto alla nostra personalità. Soprattutto per i più giovani questo può essere un esercizio complesso.

Nel caso non si abbia davvero idea, consiglio di rimanere su configurazioni medie, ad esempio, matrimonio intorno ai 30-35 anni ed un foglio intorno ai 37-40 anni.

Un ulteriore sforzo di immaginazione relativo al tipo di abitazione che consideriamo adatto alla nostra personalità: appartamento oppure villetta indipendente e conseguentemente dobbiamo includere nelle spese tutte le conseguenze economiche relative.

Per ora limitiamoci a determinare una stima affidabile delle spese ordinarie sulla base di un paio di anni di storico. Le spese straordinarie le includeremo in un secondo momento sulla base dei flussi di cassa che andremo a calcolare nel corso dei prossimi passi.

Finalmente siamo arrivati al cuore del modello, ovvero la determinazione dei flussi di cassa relativi allìintero ciclo di vita dell’investitore considerando: investimenti di partenza + entrate + uscite (negative).


Modalità di calcolo


Determinati gli investimenti di partenza e relativi rendimenti annui, entrate annue e relativo incremento annuale, uscite annue e relativa inflazioni si può finalmente passare al modello di calcolo che è un semplice calcolo interattivo anno per anno in cui si va a sommare al capitale disponibile ad inizio anno il rendimento degli investimenti sull’intero capitale + il 50% del rendimento sulla quota dei risparmi realizzati nell’anno incorso. Si calcolerà così anno per anno il capitale disponibile alla fine dell’anno.

Si ripeto questo calcolo anno per anno sino ad arrivare alla fine del de ciclo di vita del soggetto ( ad esempio 84 anni).


Ulteriori passaggi


Quanto fatto sin’ora non è altro che il punto di partenza.

Questa prima versione base dei flussi di cassa non è altro che una base per lo sviluppo del Piano Finanziario vero e proprio, che vedremo nel prossimo articolo.

Andremo ad arricchire la proiezione finanziaria con tutte le spese tipiche dell’individuo a partire dalla spese per la prima casa ed eventualmente una seconda casa alle spese per le varie auto che il soggetto acquisterà nel corso della sua vita.

Verranno poi considerate le spese per assicurare una adeguata istruzione al figlio, il supporto per le spese più importanti che il figlio stesso dovrà sostenere prima della sua piena autonomia.

Si finirà con il quantificare il delicato passaggio dalla fase lavorativa alla pensione del soggetto e tutte le spese caratteristiche della fase del fine ciclo di vita.

 
 
 

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