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Previsioni di Mercato 2025: Una Guida Realistica alle Prospettive di Wall Street

  • Immagine del redattore: Mass R
    Mass R
  • 28 dic 2024
  • Tempo di lettura: 8 min

Wall Street visiale del forntale del New York Stock Exchange
Previsioni del mercato azionario USA - S&P 500

In questo articolo tratteremo:


1 - Introduzione

2 - Previsioni storiche S&P 500 relative al 2021

3 - Previsioni storiche S&P 500 relative al 2022

4 - Previsioni storiche S&P 500 relative al 2023

5 - Previsioni storiche S&P 500 relative al 2024

6 - Analisi risultati dal 2021 al 2024

7 - Previsioni per il 2025

8 - Conclusioni


Il 2025 si avvicina e Wall Street è in fermento con previsioni che parlano di un S&P 500 che potrebbe raggiungere livelli storici tra 6.500 e 7.100 punti. Ma quanto sono affidabili queste proiezioni? Un'analisi approfondita dei dati storici ci suggerisce di mantenere un approccio cauto e razionale.


  1. Introduzione - L'Importanza della Prospettiva Storica


Le previsioni di mercato del 2024 ci offrono una lezione preziosa. Le principali banche d'investimento mondiali, tra cui colossi come JPMorgan, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Bank of America, hanno dimostrato quanto sia difficile prevedere l'andamento dei mercati con precisione. Con un margine di errore medio del 20% nelle loro proiezioni per il 2024, emerge chiaramente come anche gli analisti più esperti possano sbagliare significativamente.


Nonostante l'utilizzo della statistica più evoluta come i vari tipi di regressione avanzata con penalità, modelli stocastici col modello di Wiener (ad andamento pseudo casuale) o a diffusione oppure ancora i modelli ARIMA (Auto Regressive Integrated Moving Average) e GARCH (Generalized Autoregressive Conditional Heteroskedasticity - cioè con varianza degli errori non costanti nelle osservazioni) e via dicendo con i più recenti algoritmi di Deep Learning, Reti Neurali, SVW (Support Vector Machines), per finire con le simulazioni Montecarlo e gli Algoritmi Genetici, non si è ancora riusciti ad avere modelli dinamici di previsione dei corsi azionari.

Dato l'enorme numero di variabili che influiscono sul sistema il risultato delle previsioni è affetto da un elevato intervallo di confidenza, come vedremo in seguito questa indeterminazione è strutturale e si ripercuote sui prezzi azionari stessi.

Si rimanda all'appendice 1 per approfondimenti.


  1. Storico delle Previsioni sul 2021


Constatiamo in questo primo set di dati (forte Bloomberg - sito Yardeni Research) che le previsioni sul 2021 effettuate entro fine 2020, hanno una oscillazione importante del 15% circa ed in negativo rispetto al valore di chiusura dell'indice di 4.766 punti.

Tre sono le Banche d'Affari, Società di Ricerca che si sono avvicinate maggiormente:

JP Morgan con 4.400 punti, Goldman Sachs con 4.300 punti ed infine Yardeni Research con 4.290 punti.

La media degli scostamenti delle rilevazioni segna 4.037 punti con una dispersione (deviazione std) di 210 punti (in percentuale del 5.2% - moderata)

.


  1. Storico delle Previsioni sul 2022


Sul 2022 abbiamo un numero maggiore di rilevazioni per più Banche di Affare e Società di Ricerca ed Analisi Finanziaria. Alla Yardeni Research ( società con solida reputazione per la qualità e la profondità delle sue analisi, molto rispettata nel settore per la sua indipendenza e per le previsioni accurate) si aggiunge Ned Davis Research (molto forte nell'analisi quantitativa con modelli matematici d'avanguardia - reputazione molto solida) e Jefferies ( Banca d'Affari indipendente, specializzata nei settori: energia, tecnologia, sanità, e mercati emergenti - reputazione molto solida) e Cantor Fitzgerald (specializzata nel mercato azionario).

Con le 20 Banche d'Affari e Società di Investimento e Ricerca coinvolte, a fronte di una chiusura dello S&P 500 a fine 2022 con 3.840 punti, le previsioni sono state nella forchetta 3.840-5.330. Nel 2022, la società Yardeni Research ha centrato l'obiettivo con una previsione di 3.840 punti, quindi con uno scostamento dell'1%.

Mediamente le previsioni hanno avuto una accuratezza media (sugli scostamenti assoluti) del 27.4%, con una deviazione std di 347 punti (equivalenti al 7.1%).



  1. Storico delle Previsioni sul 2023


Relativamente al 2023, lo S&P 500 ha chiuso l'anno al di sopra delle aspettative degli analisti. Anche in questo caso la Yardeni Research si è posizionata molto bene nella classifica delle migliori previsioni, arrivando seconda dopo la Fundstrat. Per chi non la conoscesse, Fundstrat è una società di ricerca finanziaria che fornisce analisi strategiche di mercato per investitori istituzionali, consulenti patrimoniali ed individui. Tale società è nota per la qualità delle analisi di natura fondamentale e quantitativa che forniscono anomalie di mercato settoriali sfruttabili con alto potenziale.

Faccio notare che la media delle previsioni del 2023 è ancora molto alta e si attesta sul 7% rispetto al valore di riferimento finale. La deviazione std è stata contenuta.


  1. Storico delle Previsioni sul 2024


Osservando l'anno appena concluso (con un giorno di trading ancora da completare), siamo a 6.040 punti. Notiamo ancora una volta la Yardeni Research che si era sbilanciata a fine 2023 con un target di 5.400 punti. In questo caso lo scostamento in termini assoluti sarebbe del 10.6%. Un bel risultato per per lo S&P 500 ed anche una bella soddisfazione per questa società di ricerca finanziaria che definisce le sue proiezioni senza considerare cosa fanno le altre società e dimostra ancora una volta la validità dei loro modelli previsionali.



  1. Analisi complessiva dei risultati previsionali dal 2021 al 2024


Analizzando le deviazione in termini percentuali (assoluti) e le deviazioni standard rispetto alla media, sotto trovate una sintesi dal 2021 al 2024 con il dettaglio delle previsioni per Banca di Investimento:


Osservazioni sugli anni 2021-2024 (previsioni effettuate prima della chiusura anno, sull'anno successivo)
Osservazioni sugli anni 2021-2024 (previsioni effettuate prima della chiusura anno, sull'anno successivo)

Classifica su 4 osservazioni
Classifica su 4 osservazioni


Lo studio originale a cui ho fatto riferimento (sotto riportato) è stato integrato con alcune ricerche personali relative alle previsioni effettuate da primari gruppi finanziari, prima della chiusura dell'anno. Sono stati utilizzati siti con alta reputazione, che forniscono informazioni accessibili al pubblico e non a pagamento. L'integrazione dei dati mancanti dello studio original è stata effettuata per avere un campione più esteso ed omogeneo e comparare le varie società e banche d'affari a parità di numero di osservazioni (4).



Non mi rimane molto da commentare, i numeri parlano da sé:


  • Mediamente sui quattro anni osservati abbiamo un errore (assoluto) del 20%.

  • Yardeni Research: errore medio assoluto del 6.3% sulle 4 osservazioni (2021-2024).

  • Fundstrat e Oppenheimer: con errori previsionali del 14.2% e 17.6%, significativamente inferiore alla media del gruppo (17.3%).

  • La deviazione standard delle previsioni è moderatamente elevata e caratterizza indice di confidenza delle previsioni (misura approssimativa) del 6.2%.


    7. Previsioni per il 2025


Per il prossimo anno, escono dal "coro" il gruppo Oppenheimer/Well Fargo, Yardeni, Deutsche Bank con outlook positivo e target da 7.000 a 7.100 punti. Significa un incremento percentuale superiore al 17%.

Dal versante opposto, Cantor Fitzgerald si sbilancia con un target di 6.000 punti, senza guadagni sostanziali.




Con l'eccezione quindi di Cantor Fitzgerald, c'è un consensus sulla direzione positiva del prossimo anno.


  1. Conclusioni


Le previsioni formulate dai principali istituti finanziari globali evidenziano un elevato grado di incertezza e un basso livello di confidenza, confermando la nostra vulnerabilità agli eventi imprevisti.

In un contesto così instabile, come possiamo posizionarci sui mercati finanziari per cercare di ottenere rendimenti dai nostri risparmi?

I principi fondamentali della finanza personale e della pianificazione finanziaria possono certamente guidarci verso decisioni più informate e con una maggiore probabilità di successo, ma non ci proteggono dalla natura intrinsecamente volatile e predatoria dei mercati.


Esiste sempre una possibilità, seppur remota, che il sistema finanziario possa collassare, come già accaduto nel 2008. Se le economie emergenti dovessero raggiungere quelle mature, il trend positivo dei mercati azionari statunitensi potrebbe non essere più sostenibile. Inoltre, in uno scenario macroeconomico che degenerasse verso conflitti estesi in Europa o tensioni globali tra USA e Cina, i rischi di escalation bellica creerebbero un clima di incertezza sia economica che finanziaria. Inoltre ancora gli scenari di devastazione per effetto di calamità climatiche potrebbero peggiorare drammaticamente (vedere Appendice 2 per elenco di possibili scenari avversi e probabilità).


In tali contesti, non ci sono garanzie per i risparmiatori: il vincitore prende tutto e il perdente rischia l'esproprio. La storia dimostra che nei conflitti i beni dei perdenti vengono confiscati, lasciando le vittime a pagare le conseguenze. I back-test non tengono conto di questi fatti, le quotazioni degli strumenti finanziari sono rappresentative ma non rappresentative della disponibilità degli asset in cui si è investito.


Tuttavia, non dobbiamo rimanere passivi di fronte a queste sfide. L'unica strategia efficace è concentrarsi su ciò che possiamo controllare: le nostre decisioni finanziarie. È cruciale integrare nella nostra pianificazione personale un "Worst Case Scenario" che vada oltre la semplice previsione di perdite percentuali nello S&P 500. Dobbiamo considerare la possibilità concreta che il sistema finanziario globale possa collassare.


In questo contesto, è essenziale prepararsi adeguatamente: diversificare gli investimenti, creare fondi di emergenza e adottare misure legali per proteggere il patrimonio. Solo così possiamo affrontare l'incertezza con maggiore resilienza e proteggere i nostri risparmi da eventuali espropri o crisi economiche devastanti.


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Appendice 1 - Impatto delle previsioni finanziarie sulle performace dei mercati


  • "Do Stock Market Forecasters Forecast?" (Cowles, 1933) - Questo è uno studio seminale pubblicato su Econometrica che per primo ha documentato sistematicamente l' inaccuratezza delle previsioni di mercato. Nonostante sia datato, rimane un riferimento fondamentale.

  • "Stock Market Forecasting: Theory and Practice" (Brown & Jennings, 1989, Review of Financial Studies) - Ha sviluppato un modello teorico che mostra come le previsioni possano influenzare i prezzi attraverso il technical trading.

  • "The Role of Analysts' Forecasts in the Momentum Effect" (Hong, Lim & Stein, 2000, Journal of Finance) - Questo studio ha dimostrato come le previsioni degli analisti contribuiscano all'effetto momentum nei mercati azionari.

  • "How do analysts process information? Evidence from analyst forecasts and stock prices" (Gleason & Lee, 2003) - Ha esaminato come il mercato reagisce alle revisioni delle previsioni degli analisti.

  • "Self-Fulfilling Stock Market Prophecies" (Carvalho, Klagge & Moench, 2011, Federal Reserve Bank of New York) - Questo paper ha studiato come le previsioni possano diventare "profezie auto-avveranti" nei mercati finanziari

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Appendice 2 - Scenari avversi con crollo mercati finanziari


  1. Crisi del debito sovrano: un default simultaneo di più economie sviluppate potrebbe innescare un collasso sistemico (probabilità 20%).

  2. Crollo del sistema bancario: il fallimento di banche sistemiche legate tra loro globalmente potrebbe destabilizzare l'intero sistema (probabilità 25%).

  3. Crash dei mercati finanziari: una vendita massiccia e irrazionale di asset innescata da panico o disinformazione potrebbe trascinare l'economia mondiale (probabilità 15%).

  4. Cyberattacco su larga scala: un attacco ai sistemi finanziari globali potrebbe paralizzare i pagamenti e le operazioni bancarie (probabilità 10%).

  5. Crisi energetica prolungata: un'interruzione duratura delle forniture di energia potrebbe paralizzare le economie e le catene di approvvigionamento globali (probabilità 10%).

  6. Disordini geopolitici o guerre globali: conflitti estesi tra grandi potenze potrebbero sconvolgere il commercio e i mercati finanziari (probabilità 10%).

  7. Disastri climatici estremi: eventi naturali devastanti a catena potrebbero compromettere intere economie e settori chiave (probabilità 5%).

  8. Errate politiche monetarie: una serie di politiche incoerenti o troppo restrittive potrebbe destabilizzare le economie globali (probabilità 5%).

  9. Conflitto nucleare: l'uso di armi nucleari tra grandi potenze potrebbe distruggere infrastrutture economiche e destabilizzare i mercati globali (probabilità 5%).

  10. Guerra mondiale convenzionale: un conflitto globale esteso senza l'uso di armi nucleari potrebbe interrompere i commerci, devastare le economie e creare una crisi finanziaria sistemica (probabilità 7%).

  11. Eruzione vulcanica paralizzante: un'eruzione supervulcanica potrebbe oscurare il sole per anni, causando un collasso agricolo e economico globale (probabilità 1-2%).

  12. Perdita di controllo della tecnologia per intervento dell'IA malevola: un'IA fuori controllo potrebbe sabotare sistemi critici globali, causando caos economico e sociale (probabilità 2-3%).

  13. Eruzione solare anomala: una potente tempesta solare potrebbe alterare l'atmosfera terrestre e il campo magnetico, distruggendo infrastrutture elettriche e tecnologiche globali (probabilità 0.1-0.5%).

  14. Arrivo di civiltà aliene ostili: un contatto con civiltà extraterrestri avanzate e ostili potrebbe destabilizzare il pianeta sotto ogni aspetto (probabilità <0.1%).


 
 
 

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