Come avere il controllo delle proprie risorse finanziarie.
- Mass R
- 3 nov 2024
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 10 nov 2024

Tempo di lettura 10 minuti
In questo articolo andremo ad esplorare come realizzare concretamente il controllo e la gestione delle nostre risorse finanziarie. In particolare tratteremo:
Identificare le risorse
Organizzazione delle risorse
Miglioramento continuo
1 - Identificazione delle risorse
Di qualsiasi risorsa disponiamo, dobbiamo essere in grado di identificarla quantitativamente in modo da definirne la natura e la potenzialità economica in termini di risorsa monetaria.
Ad esempio, nel caso di un immobile attualmente inutilizzato oppure asset posseduti di altra natura, devono essere adeguatamente valutati per stabilirne una potenziale rendita annuale.
Nel caso appunto di un immobile dobbiamo quindi conoscerne il valore attuale e capire tramite una valutazione settoriale il potenziale che possiamo ricavarne tramite la locazione.
Nel caso di terreni ad altre proprietà materiali vale lo stesso criterio.
L'elenco completo dovrà includere tutte le proprietà e le entrate di natura salariale.
Conclusa la fase di identificazione dettagliata di tutti gli asset e le entrate si procederà alla proiezione valorizzata al valor futuro per l'intero periodo.
Asset Immobiliari
Immobili residenziali (case, appartamenti)
Immobili commerciali (uffici, negozi)
Terreni (agricoli, edificabili)
Impianti industriali
Asset Finanziari
Conti correnti (bancari e postali)
Risparmi (depositi a risparmio, conti deposito)
Investimenti in azioni (azioni, ETF)
Obbligazioni (governative, corporate)
Fondi comuni di investimento
Criptovalute (Bitcoin, Ethereum, ecc.)
Polizze vita (con valore di riscatto)
Asset Materiali
Veicoli (auto, moto, biciclette)
Arredamento e attrezzature (mobili, elettrodomestici)
Macchinari (per uso aziendale o personale)
Collezioni (arte, monete, vini pregiati)
Altri Asset
Diritti di proprietà intellettuale (brevetti, marchi, copyright)
Attività commerciali (aziende o quote societarie)
Contratti di locazione attivi (reddito da affitti)
Crediti verso terzi (prestiti concessi, fatture non saldate)
Partecipazioni in start-up o venture capital
Fonti di Reddito
Stipendi e salari
Redditi da lavoro autonomo
Entrate da affitti (da immobili o beni)
Redditi da investimenti (dividendi, interessi)
2 - Organizzazione delle risorse
Organizzare le proprie risorse finanziarie è fondamentale per raggiungere una gestione efficace e consapevole. Dopo aver identificato tutte le risorse disponibili, il passo successivo è strutturarle in modo strategico, distinguendo tra risorse a breve e a lungo termine. Questa fase prevede la creazione di un sistema chiaro e dettagliato che consenta di monitorare entrate, uscite e risparmi.
Un buon punto di partenza è impostare un bilancio personale o familiare, suddividendo le spese in categorie (ad esempio: abitazione, alimentazione, trasporti, svago) e distinguendo tra spese fisse e variabili. Questo permette di avere un quadro completo di dove vanno i soldi ogni mese e di individuare le aree in cui è possibile risparmiare.
Inoltre, è utile pianificare il flusso di cassa, cioè stabilire una visione di entrate e uscite previste su un orizzonte temporale medio-lungo. Questo aiuta a evitare spese impreviste o carenze di liquidità, garantendo che ci sia sempre un fondo di emergenza a disposizione.
Infine, l’organizzazione delle risorse comprende anche la definizione di obiettivi finanziari, come l’accumulo di capitale per progetti futuri o investimenti. Allocare risorse in modo mirato verso questi obiettivi aiuta a mantenere il focus e a evitare spese impulsive. Utilizzare strumenti come fogli di calcolo o app di gestione finanziaria può facilitare il monitoraggio e rendere la gestione delle risorse un’abitudine consolidata.
In questa fase del processo, è essenziale definire un modello di calcolo dei flussi di cassa che sia adattabile alle proprie esigenze. Questo modello permette di simulare entrate, uscite e investimenti nel tempo, fornendo una visione chiara e proiettata dell’andamento finanziario.
Uno dei template più efficaci per questa funzione è quello che distingue tre aree principali:

Tempi dello scenario: include l’orizzonte temporale della simulazione, ovvero la durata nel tempo su cui si vogliono analizzare i flussi di cassa.
Entrate e spese: riguarda la gestione delle risorse monetarie in entrata e in uscita, elemento chiave per una previsione accurata.
Investimenti: rappresenta le risorse allocate in attività finanziarie o materiali, con il calcolo del rendimento potenziale.
Il modello si chiude con il computo del capitale accumulato, estendendosi per l’intero ciclo di vita dell’investitore. Questa struttura conferisce al modello una robustezza tale da coprire diversi scenari economici futuri, mantenendo una flessibilità per adattarsi ai cambiamenti.
Un aspetto cruciale è la definizione delle assunzioni alla base dello scenario, che rappresentano il “telaio” del modello. Con circa trenta parametri di ingresso, il modello è dinamico: quasi tutte le variabili sono correlate tra loro, quindi non è possibile adottare soluzioni lineari valide in tutti i contesti. Il modello, infatti, riflette la complessità di un sistema non lineare, capace di adattarsi alle varianti macroeconomiche possibili, incluso scenari di politica monetaria espansivi o restrittivi.
Un modello di questo tipo deve includere anche la capacità di valutare l’impatto della ciclicità dei mercati finanziari e delle relative politiche monetarie. Questo consente di rappresentare adeguatamente l’instabilità dei flussi di cassa, integrando opportuni intervalli di confidenza per stimare l’andamento futuro. Tali intervalli sono fondamentali per determinare quantitativamente le riserve di liquidità da mantenere come sicurezza in caso di difficoltà, garantendo una maggiore resilienza finanziaria anche in contesti economici incerti.
3 - Il Miglioramento continuo
Il miglioramento continuo è un aspetto fondamentale del processo per mantenere il controllo e l’efficacia della gestione finanziaria nel tempo. La finanza personale, infatti, non è statica, ma si evolve insieme alle nostre esigenze, ai cambiamenti economici e alle nuove opportunità che possono emergere. Implementare un sistema di miglioramento continuo significa adottare un approccio di monitoraggio, analisi e adattamento costante.
Monitoraggio Periodico
Il primo passo del miglioramento continuo è il monitoraggio regolare dei flussi di cassa, delle spese e delle performance degli investimenti. Stabilire una revisione mensile, trimestrale o annuale permette di avere una visione chiara della propria situazione e di identificare eventuali variazioni rispetto al piano iniziale.
Questo controllo costante facilita l’individuazione tempestiva di possibili inefficienze o perdite, consentendo di intervenire prontamente.
Analisi e Revisione degli Obiettivi
I nostri obiettivi finanziari possono cambiare nel tempo. Nuove priorità, come l’acquisto di una casa o la preparazione alla pensione, potrebbero richiedere una revisione delle strategie in atto. Una parte importante del miglioramento continuo è quindi la rivalutazione periodica degli obiettivi, assicurandosi che siano sempre allineati alla situazione attuale e alle aspirazioni future.
Ciò implica anche l’adeguamento delle soglie di risparmio e degli investimenti in base alle nuove esigenze.
Ottimizzazione delle Strategie di Risparmio e Investimento
Man mano che si raccolgono dati e si acquisisce esperienza, è possibile ottimizzare le strategie di risparmio e investimento. Ad esempio, rivedendo la ripartizione del portafoglio o considerando nuove opportunità di investimento che si adattano meglio alla tolleranza al rischio e all’orizzonte temporale.
Il miglioramento continuo permette di massimizzare i rendimenti, riducendo al contempo i rischi associati a scelte obsolete o non più efficaci.
In questo senso, la letteratura finanziaria ha ampiamente dimostrato che la diversificazione ben realizzata produce una riduzione del rischio complessivo del portafoglio ed una maggiore stabilità dei rendimenti nel lungo periodo e protegge meglio dall'inflazione.
Aggiornamento delle Conoscenze Finanziarie
La gestione delle risorse finanziarie richiede un aggiornamento costante delle conoscenze. I mercati, le normative fiscali e le opzioni di investimento si evolvono, quindi rimanere informati è essenziale.
Parte del miglioramento continuo consiste nel dedicare del tempo alla formazione e all’aggiornamento, che sia tramite corsi, letture o consulenze con esperti.
Con una migliore comprensione degli strumenti finanziari, si è in grado di prendere decisioni più consapevoli e di ottimizzare la propria strategia nel lungo termine.
A tal proposito, consiglio la lettura del testo di Annamaria Lusardi - "Il Sapere che conta" - Edizioni Mondadori - maggio 2024.
Creazione di Indicatori e Obiettivi di Performance
Definire indicatori specifici di performance finanziaria aiuta a misurare i progressi nel tempo. Esempi di indicatori possono includere il tasso di risparmio annuale, il rendimento medio del portafoglio o il rapporto tra entrate e spese. Monitorare questi parametri consente di valutare l’efficacia delle azioni intraprese e di aggiustare il piano in base ai risultati.
In questo senso il Time Weighted Rate of Return (TWRR) è un indicatore di riferimento poiché ci consente di misurare la performance percentuale di un investimento includendo l'effetto tempo ed eliminando le fluttuazioni dovute a depositi e prelievi.
Altresì importante avere sotto controllo l'Indice di Sharpe (Sharpe Ratio) che misura il rapporto rischio / rendimento rispetto ad una attività priva di rischio (BOT a 6 mesi).
Adattamento alle Condizioni di Mercato
Infine, come detto in precedenza, è importante che il proprio modello di gestione finanziaria sia flessibile e adattabile alle condizioni economiche e di mercato. Periodi di volatilità, inflazione o cambiamenti nei tassi di interesse possono influenzare i risultati previsti.
Integrare nel proprio piano la capacità di adattarsi a scenari economici mutevoli permette di preservare stabilità e resilienza finanziaria, anche in momenti di incertezza.
In sintesi, il miglioramento continuo è un approccio dinamico che consente di ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie nel tempo. Grazie a una visione flessibile e adattabile, si è in grado di rispondere prontamente ai cambiamenti, mantenendo la propria strategia in linea con i propri obiettivi e con le mutevoli condizioni del mercato.
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